Secondo la Legge n. 24/2025 del 12 marzo, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, i conducenti di veicoli a due e tre ruote godono ora di nuovi diritti sulle strade pubbliche e di modifiche agli obblighi fiscali e tecnici.

Tra i punti salienti figurano l'accesso autorizzato alle corsie riservate agli autobus e la creazione di una classe separata ai caselli autostradali.

Una nuova classe di pedaggi autostradali potrebbe ridurre i costi Sulle autostrade viene creata una nuova categoria tariffaria dedicata ai motocicli, con l'obiettivo di differenziare questi veicoli dalle autovetture e, quindi, di consentire una riduzione dei costi di pedaggio.

I dettagli dell'implementazione sono in fase di definizione con i concessionari, ma la base legale è già pronta.

La nuova normativa stabilisce inoltre che i parcheggi urbani dovranno riservare, entro la fine del 2025, almeno il 5% della loro capacità ai motocicli, con un minimo di uno spazio garantito.

La misura mira a combattere la carenza di aree dedicate a questo tipo di veicoli, in particolare nei centri urbani.

Un'altra misura introdotta dalla revisione del Codice della strada è la riformulazione del calcolo dell'Imposta Unica di Circolazione (IUC) per i motocicli, che potrebbe rappresentare una riduzione dell'onere fiscale annuale per questi conducenti.

La misura mira a incoraggiare l'uso di veicoli più efficienti e con un minore impatto ambientale.

Niente più MOT

Come annunciato in precedenza, i motocicli non sono più soggetti a controlli periodici obbligatori, con effetto immediato.

Tuttavia, questa esenzione non sostituisce l'obbligo del conducente di garantire la manutenzione e la sicurezza del veicolo.

Nonostante l'esenzione dall'ispezione, la sicurezza dei motociclisti continua a dipendere dal controllo periodico dei seguenti elementi:

  • Stato e funzionamento delle luci;
  • efficienza dei freni
  • Pressione e usura degli pneumatici;
  • Specchietti retrovisori ben regolati;
  • assenza di perdite di liquidi.