L'indagine FRA riguarda il 2024 e ha coinvolto 10 Stati membri, tra cui Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Portogallo, Romania e Spagna, oltre ad altri tre Paesi in via di adesione: Albania, Macedonia del Nord e Serbia.

Secondo la FRA, i livelli di discriminazione sono diminuiti tra il 2021 (epoca della precedente indagine) e il 2024 in Grecia e Serbia e sono aumentati in Repubblica Ceca, Francia, Irlanda, Macedonia e Portogallo.

"I tassi di discriminazione hanno raggiunto i livelli più alti in Irlanda (per rom e nomadi), Italia e Portogallo", si legge nel rapporto.

Per il rapporto sono stati intervistati 422 rom portoghesi e il 63% ha dichiarato di essersi sentito discriminato nei 12 mesi precedenti l'indagine, risultando il Paese con la percentuale più alta. Questa cifra rappresenta un aumento di un punto percentuale rispetto al sondaggio del 2021, ma un salto di 16 punti percentuali rispetto al sondaggio del 2016.

Dopo il Portogallo ci sono l'Irlanda e l'Italia, due Paesi in cui il 60% dei Rom si sente discriminato. Nel caso dell'Irlanda, la percentuale sale al 75% quando vengono intervistati i nomadi.

L'agenzia europea ha rilevato che in Portogallo, come in Albania, Bulgaria, Repubblica Ceca e Serbia, i Rom che vivono in comunità con un numero inferiore di Rom sentono meno la discriminazione basata sulla loro origine rispetto ai Rom che vivono in quartieri dove tutta o la maggior parte della popolazione è Rom.

Secondo la FRA, per quanto riguarda la questione della discriminazione, "non c'è stato praticamente alcun cambiamento rispetto alle indagini precedenti" e sottolinea che "in media, quasi un rom/nomade su tre intervistato (31%) si è sentito discriminato in base alla propria origine etnica".

Il Portogallo è anche il Paese del gruppo con la più alta percentuale di Rom che, nei 12 mesi precedenti l'indagine, ha dichiarato di aver subito almeno una forma di molestia motivata dall'odio per il fatto di essere Rom.

Dei 422 rom intervistati, il 48% ha dichiarato di essere stato vittima di molestie, una percentuale simile a quella dell'Italia (44%) e dell'Irlanda (41%), con quest'ultima che sale al 50% per i nomadi intervistati.

Un'altra area in cui i rom hanno riferito di aver subito discriminazioni è la ricerca di lavoro, e il Portogallo sembra avere un tasso di discriminazione "notevolmente alto", pari al 70%, superato solo dall'Irlanda (84%). Al di sotto si trovano l'Italia (66%) e la Grecia (61%).

La media di tutti i Paesi mostra che "nel 2024, il 36% dei Rom/nomadi di età superiore ai 16 anni ha dichiarato di aver subito discriminazioni a causa del proprio status di Rom/nomade durante la ricerca di lavoro negli ultimi 12 mesi".

Secondo la FRA, ciò conferma "una tendenza negativa osservata nel 2021" e dimostra che "il picco di discriminazione registrato nel 2021 non può essere attribuito esclusivamente al COVID-19".