Il direttore del progetto, José Pinheiro, ha dichiarato che ci sono "segnali positivi da parte del governo che suggeriscono che il modello d'asta si sta avvicinando al consenso, con le tempistiche che puntano a un potenziale lancio quest'anno o nel 2026".
Pinheiro ha sottolineato la pubblicazione ad aprile nella Gazzetta ufficiale del Portogallo di un decreto che definisce il quadro e i preparativi per il processo di gara. Ha sottolineato che "la futura espansione di questa tecnologia è strettamente legata al lancio di queste aste".
"Data l'attuale incertezza macroeconomica e geopolitica a livello globale, è naturale che ci siano dei ritardi. Ma siamo un'azienda globale e gli investimenti possono essere reindirizzati altrove se necessario", ha aggiunto.
L'asta fa parte del Piano spaziale marittimo nazionale per le energie rinnovabili offshore(PAER), approvato a gennaio, che designa oltre 2.700 km2 di spazio marino per lo sviluppo dell'eolico offshore. Questo piano comprende aree come Viana do Castelo (0,8 GW), Leixões (2,5 GW), Figueira da Foz (4,6 GW), Sines (1,5 GW) e Aguçadoura.
Secondo Pinheiro, cinque anni di attività di WindFloat hanno permesso a Ocean Winds di approfondire la propria esperienza nella tecnologia eolica galleggiante. "Questa tecnologia è pronta a scalare, fornendo il potenziale dell'eolico offshore galleggiante e posizionando il Portogallo come leader globale nella transizione energetica pulita".
Dalla connessione alla rete alla fine del 2019, WindFloat Atlantic ha prodotto 345 GWh di elettricità, alimentando 25.000 abitazioni ed evitando oltre 33.000 tonnellate di emissioni di CO2.