Le nuove previsioni del Fondo Monetario Internazionale collocano il Portogallo tra le dieci economie europee con la migliore performance economica prevista per il 2026. Secondo il rapporto World Economic Outlook, il Paese dovrebbe crescere del 2,1% quest'anno, quasi il doppio della media della zona euro. La notizia è positiva e segnala che l'economia portoghese sta resistendo bene alle incertezze globali e sta consolidando un percorso di stabilità.
In uno scenario internazionale caratterizzato da tensioni commerciali, sfide climatiche e una ripresa disomogenea tra le regioni, il fatto che il Portogallo si distingua sul fronte della crescita è un motivo di fiducia. Il FMI prevede un'espansione globale moderata, intorno al 3%, ma le economie europee rimangono bloccate a un ritmo più lento. La capacità del Portogallo di crescere al di sopra di questa media dimostra che il Paese sta beneficiando di investimenti, turismo, esportazioni e di un contesto di inflazione più controllata.
Tuttavia, è importante guardare a queste previsioni con realismo. La crescita è incoraggiante, ma non esime dalle riforme strutturali. La produttività rimane la principale sfida nazionale. Per garantire che il Paese mantenga questa traiettoria, è essenziale investire in innovazione, formazione e semplificazione amministrativa. Le imprese hanno bisogno di un ambiente più favorevole per investire e lo Stato deve agire da facilitatore, riducendo la burocrazia e accelerando le decisioni.
Investire in settori a valore aggiunto, come la tecnologia, l'energia pulita, l'industria di precisione, la logistica e il turismo sostenibile, è il modo naturale per consolidare la crescita. È qui che il Portogallo può trasformare un buon ciclo economico in un salto di qualità nella competitività.
Il rapporto del FMI avverte anche dei rischi che non possono essere ignorati. Le esportazioni portoghesi rimangono molto dipendenti dalla Spagna e da altri partner europei, che si prevede cresceranno poco nei prossimi anni. Sarà fondamentale diversificare i mercati, rafforzando i legami con le economie emergenti di Asia, Africa e Medio Oriente, dove il dinamismo è maggiore e le opportunità sono reali.
Un altro punto di attenzione è l'equilibrio dei conti pubblici. La crescita del PIL nominale sarà fondamentale per ridurre l'onere del debito e mantenere la credibilità finanziaria del Paese. È positivo che il debito continui a scendere, ma questa traiettoria sarà sostenibile solo se accompagnata da un'economia produttiva e innovativa.
Il Portogallo si trova in un momento positivo, ma la sfida è trasformarlo in una base solida per il futuro. L'ingresso nella top ten della crescita europea è un segno di progresso, ma non un punto di arrivo. Il prossimo passo è garantire che questa crescita si traduca in salari migliori, maggiori investimenti e una qualità di vita più elevata per tutti.
Disclaimer: Articolo creato con l'assistenza di AI.








