Secondo un comunicato, la nuova infrastruttura avrà la capacità di produrre circa 40 gigawattora (GWh) di biometano all'anno, pari al consumo annuale di circa 8.000 abitazioni.
Il gas rinnovabile utilizzato in questo impianto potrà essere impiegato direttamente anche nei settori industriale, agricolo e stradale.
"Quello che stiamo facendo a Benavente è risolvere un problema reale per i produttori della regione, fornendo uno smaltimento dei rifiuti rispettoso dell'ambiente, sbloccando la crescita e generando energia pulita con una redditività economica", ha dichiarato Rafael Ferrari, CEO di Ferbgás, in un comunicato.
Denominata "Benavente Bioenergy", l'unità fa parte del piano strategico dell'azienda "per promuovere la transizione energetica" e servirà a ricevere i rifiuti agricoli della regione, in particolare "letame e liquami provenienti da allevamenti di bovini e piccoli ruminanti", consentendo ai produttori locali di "soddisfare i requisiti ambientali" ed espandere le loro attività "in modo sostenibile".
Oltre alla produzione di energia rinnovabile, il progetto prevede anche il recupero di sottoprodotti, come il biofertilizzante derivante dalla digestione anaerobica, che verrà restituito all'economia agricola locale.
"Questo favorisce la fertilizzazione organica del suolo e completa il ciclo dell'economia circolare", si legge nella dichiarazione.
Secondo la dichiarazione, l'impianto dovrebbe entrare in funzione all'inizio del 2027 e si stima che genererà da 10 a 15 posti di lavoro diretti e più di 30 posti di lavoro indiretti nei settori della logistica, della manutenzione, delle operazioni agricole e dei servizi.
L'azienda afferma che questo investimento fa parte di un piano più ampio, che prevede di investire oltre 200 milioni di euro nella costruzione di 10 unità di produzione di biometano in Portogallo entro il 2030, aggiungendo che sta anche sviluppando il suo primo progetto internazionale in Spagna.