Secondo un nuovo studio dell'Osservatorio dei brevetti e delle tecnologie dell'Organizzazione europea dei brevetti, sviluppato in collaborazione con Fraunhofer ISI, il Paese si colloca al 16° posto su 39 Stati europei per quanto riguarda le domande di brevetto presentate da enti pubblici.
Tra il 2001 e il 2020, le organizzazioni portoghesi hanno presentato 265 domande di brevetto all'Organizzazione europea dei brevetti, pari a più del dieci per cento del totale nazionale. Il numero acquista particolare rilevanza in quanto riflette la crescita della capacità di ricerca e il consolidamento di un ecosistema scientifico e tecnologico che inizia a competere con i suoi omologhi europei.
Negli ultimi due decenni, il Paese ha visto le sue istituzioni rafforzare il proprio impegno nell'innovazione e nel trasferimento tecnologico. La percentuale di brevetti detenuti direttamente da organizzazioni pubbliche è cresciuta dal 59% a quasi l'87%, segno evidente di un impegno istituzionale più maturo e strategico. Lo studio sottolinea anche il ruolo di enti di riferimento come l'INESC e l'Istituto delle Telecomunicazioni, che guidano il volume delle domande nazionali.
Un altro dato che merita attenzione è la forte adesione del Portogallo al nuovo sistema di brevetto unitario, un modello che semplifica la protezione delle invenzioni in tutta Europa. Le organizzazioni pubbliche nazionali hanno un tasso di adesione superiore al 92%, più del doppio della media europea, che colloca il Paese tra i leader continentali, insieme a Italia e Spagna.
Anche le università portoghesi si distinguono, con il 92,9% dei brevetti concessi nella prima metà del 2025 che hanno optato per la protezione unitaria. Questi dati dimostrano non solo la capacità scientifica, ma anche un crescente orientamento all'applicazione pratica della ricerca.
Con 16 startup portoghesi tra le oltre 2.800 startup europee che hanno presentato domande di brevetto coinvolgendo ricercatori di università e centri pubblici, il Portogallo rafforza il legame tra scienza, tecnologia e imprenditorialità. Si tratta di un chiaro segno di maturità dell'ecosistema e di una solida base di crescita che si prepara a ottenere nuova visibilità sul palcoscenico del Web Summit.








