André Ventura ha reso noti i nomi durante un dibattito all'Assemblea della Repubblica, mentre si discutevano le modifiche alla legge sulla nazionalità, all'inizio di luglio. Rita Matias ha reso noti i nomi sui social media.
"Queste persone sono zero portoghesi", ha detto André Ventura, tra le ovazioni del suo banco, considerando che i bambini immigrati citati erano davanti ai bambini di nazionalità portoghese nella lista per ottenere un posto nella scuola pubblica. All'epoca, il leader del Chega disse che la lista era "pubblica", ma la deputata Rita Matias ammise in seguito di non aver confermato la "veridicità" dei nomi.
In seguito alla pubblicazione dell'elenco, leader di associazioni, partiti politici e cittadini hanno annunciato pubblicamente che avrebbero presentato una denuncia contro il fatto che la Chega avesse reso pubblici i nomi di bambini di origine straniera che frequentavano una scuola portoghese.
In seguito a questa divulgazione e a diverse denunce, il 16 luglio la Commissione nazionale per la protezione dei dati ha annunciato di aver aperto un'indagine. L'organizzazione, presieduta da Paula Meira Lourenço, valuterà il caso e, se le denunce saranno confermate come violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), le persone coinvolte potrebbero dover pagare una multa.
La reazione di André Ventura
André Ventura ha rivelato di rispettare l'apertura dell'indagine nei suoi confronti da parte della Procura della Repubblica e ha espresso la convinzione che sarà chiusa, in quanto la considera una questione di "libertà politica".
In una conferenza stampa presso la sede nazionale della Chega a Lisbona, André Ventura ha dichiarato di non essere ancora stato informato dalla Procura dell'apertura dell'inchiesta per aver reso pubblici, nell'Assemblea della Repubblica, i nomi dei figli di immigrati iscritti in una scuola di Lisbona, ma ha espresso "rispetto per la giustizia portoghese".
"Sono fiducioso che arriveremo alla fine e ci renderemo conto che si tratta di una questione di libertà politica, di azione politica e di discorso politico", ha detto, sottolineando che in casi simili, compresi quelli che lo hanno coinvolto, i tribunali hanno concluso che era "in linea con la libertà di espressione".
André Ventura si è detto dispiaciuto, tuttavia, che la giustizia stia "perdendo tempo a guardare il Parlamento", considerando che si tratta di tempo "che potrebbe essere speso per indagare su reati di stupro, corruzione, riciclaggio di denaro o incendi dolosi".
Il leader del Chega ha detto di non sapere ancora cosa abbia motivato l'apertura dell'indagine, ma ha detto di sospettare che sia dovuto alle denunce di associazioni o movimenti civici, considerando che si sta creando un "nuovo modo di fare politica, che è quello di criminalizzare i politici, di cercare di rendere reato tutto ciò che dicono", lasciando un appello a queste associazioni.