Oltre agli arrestati, nel corso dell'operazione sono state incriminate anche due persone giuridiche.
Secondo i pubblici ministeri, i reati in questione includono l'accesso non autorizzato, la contraffazione informatica, la frode informatica e delle comunicazioni e la fabbricazione, l'importazione, la distribuzione, la vendita, il noleggio o il possesso, a fini commerciali, di dispositivi illeciti.
Ad oggi, l'indagine ha identificato centinaia di beneficiari dell'attività illecita.
Durante l'operazione Open Signal, come è stata intitolata questa indagine, sono stati eseguiti tre mandati di perquisizione, sia residenziali che non residenziali, in particolare presso due abitazioni private e un esercizio commerciale. Sono state sequestrate diverse apparecchiature informatiche, alcune delle quali destinate a potenziare la distribuzione illecita di contenuti televisivi, e oltre centomila euro in contanti.
Gli indagati arrestati sono stati successivamente rilasciati su ordine della Procura, secondo quanto dichiarato dalla stessa Polizia Giudiziaria.
Le indagini proseguono con l'analisi del materiale sequestrato, con l'obiettivo di chiarire completamente i fatti, nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura di Valença.







