In un comunicato, gli ambientalisti contestano la proposta della società di gestione dei rifiuti urbani dell'Algarve(Algar) di espandere lo smaltimento dei rifiuti urbani, sostenendo che "degli oltre 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti, il 40% sono rifiuti organici non trattati".
Zero afferma che il progetto "viola chiaramente la legislazione vigente", in particolare il decreto legge n. 24/2024, che vieta lo smaltimento di rifiuti non trattati in discarica.
"Questo progetto di discarica non prevede una corretta selezione di tutti i rifiuti, né il trattamento di tutti i rifiuti organici, il che lo rende completamente illegale ai sensi della legislazione vigente", si legge nella dichiarazione.
La consultazione pubblica per la Valutazione di impatto ambientale (VIA) del progetto, proposto dalla società di gestione dei rifiuti urbani per i 16 comuni dell'Algarve (Algar), si è conclusa il 22 settembre.
L'associazione critica la Commissione di Coordinamento e Sviluppo Regionale dell'Algarve(CCDR) per aver sottoposto la proposta alla consultazione pubblica, sostenendo che ciò "non sarebbe dovuto accadere".
Zero mette in guardia dai rischi per l'ambiente e la salute pubblica, come il rilascio di odori, la proliferazione di vettori di malattie e la produzione di percolato "altamente inquinante e difficile da trattare".
L'organizzazione sottolinea inoltre che la decomposizione dei rifiuti organici potrebbe generare emissioni significative di metano, un gas a effetto serra che aggrava il cambiamento climatico.
Secondo gli ambientalisti, la stessa Valutazione di impatto ambientale (VIA) riconosce che l'attuale discarica è responsabile del 55% delle emissioni di gas serra nel comune di Portimão.
Zero accusa Algar di "cattiva gestione" dei rifiuti urbani prodotti nella regione, affermando che nel 2023 il 77% dei rifiuti è stato inviato in discarica, per un totale di circa 320.000 tonnellate, gran parte delle quali "illegalmente per mancanza di trattamento preventivo".
L'associazione chiede di fermare il progetto e di promuovere una gestione dei rifiuti "più sostenibile e conforme alla legge", con l'installazione di unità di trattamento meccanico e biologico per evitare che "i rifiuti organici non trattati vengano messi in discarica".








