La proposta presentata dall'APTAD al Governo propone misure per garantire tariffe minime eque, sostenibilità economica, limiti di disponibilità giornaliera e settimanale per i conducenti, tassi minimi di occupazione per piattaforma, divieto di immatricolare nuovi veicoli se la piattaforma è al di sotto del minimo e maggiore separazione strutturale tra operatori e piattaforme elettroniche.

Secondo il presidente dell'APTAD, Ivo Miguel Fernandes, la legge che regola il settore, promulgata nel 2018 e da allora mai rivista, "provoca squilibri significativi tra le piattaforme, gli operatori del Trasporto Individuale e Remunerato di Passeggeri su Veicoli Non Contrassegnati tramite Piattaforme Elettroniche (TVDE), e gli autisti, che sono in prima linea e forniscono il servizio".

"C'è uno squilibrio che sta causando un completo schiacciamento degli operatori, che si sentono sopraffatti e finiscono per scaricare gran parte del rischio d'impresa sugli autisti", ha dichiarato il presidente dell'APTAD a Lusa.

Lavoro eccessivo

Gli autisti lavorano "ben oltre le 40 ore settimanali per guadagnare un reddito, ma il più delle volte il reddito che guadagnano è inferiore al salario minimo nazionale, il che è del tutto inaccettabile perché causa un degrado del settore e una svalutazione della forza lavoro", ha aggiunto.

Ivo Miguel Fernandes ha evidenziato "due pilastri fondamentali" della proposta di modifica della Legge n. 45/2018 (TVDE), che l'APTAD ha presentato alla Segreteria di Stato per la Mobilità. Se presi in considerazione dal Governo, questi riequilibrerebbero il rapporto tra piattaforme e operatori. Tra questi, l'istituzione di una tariffa minima, che impedirebbe alle piattaforme di vendere sottocosto i servizi forniti dagli operatori.

Il secondo pilastro della proposta dell'APTAD, ha aggiunto l'esecutivo, prevede di "garantire un equilibrio tra domanda e offerta attraverso un modello di tasso di occupazione che assicuri che i veicoli che servono le piattaforme siano effettivamente in funzione".

"Le nostre proposte sono molto in linea con quelle contenute nei rapporti dell'Autorità per la Mobilità e i Trasporti. Siamo fiduciosi - e non crediamo nemmeno al contrario - che la proposta che il Governo presenterà per riformare questa legislazione sarà, ovviamente, in linea con quanto sostenuto da noi e dall'Autorità per la Mobilità e i Trasporti. Ci è stato assicurato che il Governo presenterà questa proposta nelle prossime settimane e prima della fine dell'anno", ha concluso il funzionario dell'APTAD.