In un comunicato, Sitava - il sindacato dei lavoratori dell'aviazione e degli aeroporti - e STHAA - il sindacato dei lavoratori dell'handling, dell'aviazione e degli aeroporti - hanno annunciato di aver emesso un "preavviso di sciopero, che coprirà il Portogallo continentale e la regione autonoma di Madeira", dalle "ore 00:00 del 31 dicembre 2025 alle ore 24:00 del 1° gennaio 2026".

Secondo i sindacati, i lavoratori della SPdH vedono ora "messo in discussione il loro futuro, i loro diritti e le loro condizioni, e il futuro dell'azienda", sottolineando il rapporto preliminare dell'Autorità nazionale per l'aviazione civile (ANAC), che "colloca il consorzio formato da Clece/South al primo posto nella gara per l'assegnazione delle licenze di assistenza a terra, nelle categorie 3 (terminal bagagli), 4 (cargo) e 5 (apron)".

Nel frattempo, il Governo ha prorogato le licenze attualmente in gara almeno fino al 19 maggio 2026.

Posti di lavoro a rischio

Tuttavia, "da quando è stato reso noto il rapporto preliminare, i lavoratori della SPdH continuano a trovarsi in una situazione assolutamente insostenibile di incertezza e ansia per il loro futuro, il che è inaccettabile, a maggior ragione in un settore come quello dell'aviazione e degli aeroporti", hanno affermato, sottolineando che "sono in gioco più di 3.700 posti di lavoro diretti (2.888 a Lisbona, 482 a Porto, 207 a Funchal, 137 a Faro e 29 a Porto Santo)".

Per i sindacati, "se la decisione finale dell'ANAC di concedere le licenze al consorzio Clece/Sud sarà finalizzata, e secondo le informazioni del Governo, il trasferimento d'impresa non si applicherà", aggiungendo che c'è anche "la possibilità che TAP proceda al self-service nella sua attività a Lisbona (e, eventualmente, a Porto)", cosa che porterebbe a "una divisione dei lavoratori tra due (o più) società, senza che si applichi il trasferimento d'impresa".

Nella dichiarazione, le strutture sindacali hanno indicato che i contatti con il consorzio Clece/Sud hanno chiarito che, al momento, non ci sono "le condizioni per assumere alcun impegno scritto (principalmente perché non hanno ancora vinto nulla), né per dare alcuna garanzia scritta riguardo ai posti di lavoro o ai diritti acquisiti", e che le aziende non sanno come "si procederà alla selezione/divisione dei lavoratori (delle categorie 3, 4 e 5, a Lisbona, Porto e Faro)".

I sindacati hanno inoltre precisato che "le licenze della SPdH a Funchal, Porto Santo e delle categorie 1 e 2 nell'area passeggeri a Lisbona, Porto e Faro sono valide e sono state recentemente rinnovate fino all'aprile 2031", indicando che "nell'attuale gara d'appalto sono coinvolti 2.070 lavoratori su un totale di 3.743, quindi solo questi sarebbero potenzialmente soggetti al trasferimento dello stabilimento".

Legittimo

I sindacati ritengono legittimo che i lavoratori della SPdH lottino "affinché il loro posto di lavoro e i loro diritti non siano più minacciati, che il loro Contratto aziendale sia rispettato e che il contenuto della contrattazione collettiva non sia compromesso, e che la loro dignità personale e professionale sia rispettata".

Lo sciopero ha come obiettivo "la garanzia effettiva e scritta che, qualunque sia la decisione finale dell'ANAC (Autorità Nazionale dell'Aviazione Civile) nel concedere le licenze di assistenza a terra nelle categorie 3, 4 e 5, a Lisbona, Porto e Faro, i lavoratori della SPdH vedranno garantito il loro posto di lavoro, così come i loro diritti sanciti dal contratto collettivo e dalle altre normative in vigore, e gli impegni negoziali assunti dalla SPdH per il 2026", hanno indicato.