Si ritiene che sia stato reclutato e addestrato da una struttura criminale internazionale di investimento in criptovalute, secondo la Polizia Giudiziaria(PJ).
L'operazione "Fluxo Nr1" è stata condotta dall'Unità nazionale per la lotta alla criminalità informatica e tecnologica del PJ in seguito a richieste di collaborazione internazionale. Il sospetto è già comparso davanti a un giudice ed è soggetto a "apparizioni periodiche, sequestro di passaporti e accesso limitato alle piattaforme informatiche".
L'indagato è "fortemente sospettato di aver commesso i reati di frode aggravata, frode informatica e delle comunicazioni, falsificazione e accesso non autorizzato, essendo stato presumibilmente reclutato e addestrato da un'organizzazione criminale con sede all'estero, dedita a commettere frodi relative a false piattaforme di investimento in criptovalute", afferma la PJ (Polizia giudiziaria portoghese).
"Sebbene il sospetto risieda in Portogallo, continua a mantenere legami con strutture che operano a livello internazionale in modo multiforme, finalizzate alla creazione e alla gestione di piattaforme di investimento fittizie", sottolineano le autorità portoghesi.
Secondo il PJ, la rete cerca di identificare e sfruttare "le vulnerabilità dei potenziali investitori" e sviluppa "meccanismi per nascondere i fondi, causando significative perdite finanziarie a numerose vittime in diverse aree geografiche".
"A seguito di una perquisizione domiciliare, sono stati sequestrati diversi dispositivi informatici e raccolta una vasta collezione di documenti e materiale digitale, a dimostrazione dell'attività illecita svolta dal sospettato", aggiunge il PJ (Polizia Giudiziaria).
Attenzione
Questa operazione serve anche al PJ per rafforzare i consigli ai cittadini che desiderano investire nel mercato delle criptovalute, soprattutto a coloro che "non hanno mai fatto o non hanno esperienza con gli investimenti finanziari" e che si trovano di fronte a "opportunità che si presentano in annunci o notizie online".
"Per prima cosa, cercate informazioni da fonti ufficiali, ovvero la CMVM (Commissione portoghese per il mercato dei valori mobiliari) e la Banca del Portogallo", e tutte le "opportunità di investimento che si presentano sui social network dovrebbero essere verificate con enti ufficiali", avverte il PJ, che sottolinea i rischi associati e i problemi delle azioni delle autorità a livello internazionale.
La polizia suggerisce inoltre ai cittadini di "non farsi ingannare da promesse di rendimenti garantiti e immediati", affermando che "ciò non esiste in questo mercato", e che dovrebbero diffidare di "contatti diretti e insistenti" al momento della registrazione su alcune piattaforme di investimento conosciute attraverso i social media.
La PJ (Polizia Giudiziaria) sottolinea inoltre che queste operazioni, quando fraudolente, sono associate ad altre truffe informatiche, raccomandando quindi di non installare "programmi di accesso remoto al computer o al telefono cellulare" o "l'accesso diretto ai conti da parte di terzi".








